Haussmann Paris Vision
Lu.C Inside
La visione del Barone Haussmann:
Parigi che si trasforma da una città d'impianto medievale con grandi palazzi nobiliari stretti tra vicoli bui e malsani in una grande capitale europea.
Georges Eugène Haussmann
Ingegnere e Prefetto, Georges Eugène Haussmann (1809-1891) dopo una importante carriera amministrativa (Prefetto in vari dipartimenti della Francia), su segnalazione del ministro Persigny, riceve nel 1853 da Napoleone III l'incarico di progettare il nuovo impianto urbanistico di Parigi. Il suo progetto – realizzato in soli 17 anni di lavori frenetici – è quello di creare grandi boulevard alberati, grandi piazze e di uniformare con regole precise l'aspetto delle nuove costruzioni: gli edifici si devono assomigliare tutti secondo l'estetica del razionale.
Tuttavia non è solo un fine estetico quello che suggerisce a Haussmann la creazione di grandi arterie facilmente percorribili, ma anche politico: ampi viali impediscono l'innalzamento di barricate e facilitano il passaggio delle forze dell'ordine in caso di insurrezioni... Non dimentichiamo Haussmann nel suo incarico originario: Prefetto di polizia! A questo periodo di progresso, prosperità e ricchezza appartengono alcuni monumenti celebri della città come teatri (de la Ville e du Chatelet) stazioni (Gare de Lyon e Gare de l'Est), parchi e giardini (Montsouris e Buttes Chaumonts) oltre alla sistemazione della place de l'Etoile e degli Champs Elysées
Parigi prima del restauro |
In rosso la collocazione dei nuovi bulevard e piazze |
La visione di Haussmann rivolta al futuro è stata tale che ancora oggi si apprezzano a Parigi i benefici effetti dei suoi interventi urbanistici, dalla rete idrica a quella fognaria, ai grandi spazi lasciati liberi nel sottosuolo che hanno consentito e consentono tuttora la posa di cavi e fibre ottiche senza incontrare difficoltà come in altre metropoli.
Con la sconfitta subita a Sédan da parte delle truppe prussiane e la conseguente caduta di Napoleone III, la stella di Haussmann tramonta sotto il peso delle critiche dovute alle spese altissime e alla scomparsa di interi quartieri demoliti per fare posto alla "Grandeur" di Parigi.
Napoleone III
Come ci racconta nelle sue Memorie : “trovai M. Berger, come la volta precedente, in uno studio stretto e scuro [...] ascoltai in silenzio tutto quel che volle dirmi sulle cause della specie di conflitto intervenuto tra le Tuileries e l’Hotel de Ville, a proposito dell’estensione, già troppo grande, secondo lui e secondo la maggioranza del Consiglio Municipale, data ai grands travaux di Parigi, e degli sviluppi che l’Imperatore voleva dare a questi [...] questo funzionario dei tempi passati condivideva, senza alcun dubbio, l’opinione, larghissimamente diffusa a quel tempo, e forse ancora oggi, che occorre amministrare un comune, di qualsivoglia importanza, come un buon padre di famiglia amministra i propri affari, ossia secondo la regola di costante economia, di prudente riserva e di previdente accumulo di denaro, che osserva un ricco borghese nella sua vita privata.
![]() |
![]() |
Alcune Strade prima e dopo i lavori di Haussmann
Ora, una grande città, una capitale soprattutto, ha il dovere di tenersi al livello del ruolo che ricopre nel paese; e quando questo paese è la Francia; quando la centralizzazione, che è il principio della sua forza, ha fatto della sua capitale, la testa e il cuore nel medesimo tempo del corpo sociale, questa mancherebbe alla sua missione gloriosa, se, malgrado tutto, si attardasse sistematicamente lungo la via di una routine sorpassata.
Boulevard Haussmann
Haussmann si ritira dalla vita pubblica e dalla frenetica attività di costruttore, anche se i suoi successori ne continueranno l'opera seguendo la sua traccia. Ci lascia le sue “Mémoirs” col racconto della sua lotta quotidiana per trasformare Parigi. Attraverso questa lettura scopriamo la personalità straordinaria del temibile Prefetto, la sua competenza in vari campi, dall'idrologia alla geologia, alla botanica e all'amore per la natura oltre al magistrale discorso sul metodo quanto mai attuale.
Lo stile Haussmann, il piano terra senza balconi. Salendo ritrovino balconi singoli e più ampi per i piani nobili.
Le mansarde con i famosi sottotetto spioventi a 45°.
Un divertente aneddoto che ci racconta nei “Mémoirs” : Napoleone III voleva onorare il suo Prefetto dando il suo nome a quello che attualmente è il famoso Boulevard Saint-Michel sulla rive gauche della Senna, ma Haussmann rifiutò per modestia apparente. In realtà voleva ottenere – e ottenne – che venisse attribuito il suo nome a un viale su cui affacciava la casa dove era nato e che con ferrea coerenza aveva fatto abbattere: l'attuale Boulevard Haussmann.