Il Dakota Palace
Lu.C Inside
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I lavori del Dakota Building, affidati al celebre architetto Henry Hardenbergh che aveva già progettato il Waldorf Astoria, incominciarono nel 1880. La particolarità di questa costruzione è data da una pianta quadrata libera da ogni lato e con affaccio tra la 72nd Street e il Central Park West. Alto dieci piani e di color ocra, si evidenzia dai suoi singolari tetti a cuspide, dalle nicchie e dalle tante balaustre da dove sporgono decorazioni in ferro battuto che conferiscono all’edificio un particolare stile severo dove si evincono caratteri neogotici tipici della metà del XIX secolo e ne fanno una delle residenze più misteriose ed esclusive di tutta Manhattan.
Fino al 7 dicembre 1980 il Dakota era semplicemente un antico ed esclusivo edificio residenziale dell’Upper West Side che appariva sullo sfondo di tante foto turistiche fatte al Bow Bridge di Central Park, in contrasto con la skyline regolare e squadrata dei tipici grattacieli di New York che lo circondano. Quello che però successe la sera seguente lo fece entrare immediatamente nell’elenco dei landmark turistici più visitati al mondo: di fronte alla sua entrata, larga quanto basta perché un tempo i residenti potessero entrarci con carrozze trainate da cavalli, la sera dell’8 dicembre 1980 fu assassinato John Lennon.
Che siate appassionati di Beatles o preferiate i Rolling Stones poco importa; siamo sicuri che, se vi trovate a Central Park dalle parti del memoriale di Strawberry Fields, una capatina a vedere dove il grande Lennon visse (e morì) la farete certamente.
Purtroppo non è possibile visitare l’interno, ma anche solo ammirarlo dall’esterno è sufficiente per avere un “assaggio” dell’eleganza e del fascino di questo luogo e al di là di misteri e delitti, il Dakota Building ha una storia ricca di aneddoti e curiosità.
- Il nome : si narra che l’origine del nome ‘The Dakota’ è incerta anche se due sono le ipotesi più accreditate. La prima è riconducibile al fatto che a fino Ottocento, l’Upper West Side, la zona in cui si trova, era scarsamente abitata e quindi poteva considerarsi come il deserto territorio del Dakota; la seconda – molto più probabile – deriva dal fatto che il nome fu assegnato dal suo proprietario, Edward Clark il quale amava molto gli stati dell’Ovest. Quel che è certo è il fregio che rappresenta un indiano Dakota, si può vedere dalla 72nd Street.
- È infestata dai fantasmi. In seguito all’uccisione di John Lennon, la vedova Yoko Ono, che ancora vive in uno degli appartamenti del Dakota, ha più volte dichiarato di aver visto il fantasma del marito e lo stesso Lennon in passato affermò di aver visto il fantasma di una donna aggirarsi tra gli ambienti dell’edificio.
- Non ci sono scale antincendio. È una particolarità insolita per gli edifici dell’epoca e in effetti basta passeggiare per New York per vedere tante costruzioni dotate di scale antincendio esterne, ma non è il caso del Dakota Building. Questo perché i pavimenti del condominio erano protetti da strati di materiale resistente al fuoco.
- I condòmini non possono disfarsi delle porte e dei caminetti originali, ma qualora volessero sostituirli devono obbligatoriamente depositarli in un magazzino.
- Ci sarebbero 30.000 dollari sotto il pavimento della camera da letto nell’appartamento di Lennon, che furono nascosti dal precedente inquilino; considerato che l’amministrazione condominiale si rifiuta di spaccare il pavimento, il mistero rimarrà tale.
Ricca è la lista dei personaggi famosi che hanno acquistato un appartamento in questo celebre stabile.
Tra questi, la famiglia Steinway, proprietaria dell’omonima casa di pianoforti; il celebre compositore Tchaikovsky; la famosa attrice Lauren Bacall proprietaria di un appartamento di nove camere che fu da lei vissuto per oltre mezzo secolo e recentemente venduto per 23,5 milioni di dollari; Bono degli U2, Rex Reed, Jack Palance, Lillian Gish, Boris Karloff e molti altri ancora. Da notare il fatto che per essere residenti, occorre passare sotto il placet del consiglio del The Dakota (una sorta di condominio) che ha rifiutato persone come Melanie Griffith e Antonio Banderas, Cher, Billy Joel, Madonna, Carly Simon, Alex Rodriguez, Judd Apatow, e Tea Leoni.
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La posizione del Dakota |