Evocando la Versilia
Lu.C Story
Un momento lontano, una persona, un luogo: il potere evocativo del profumo è forse quello che nel modo più vivido ci riporta in un'atmosfera dimenticata, perduta. I "Profumi del Forte", una collezione di dieci aromi storici, uno per ogni anno di attività, ci portano prepotentemente in Versilia, al Forte appunto, una delle località più esclusive e alla moda, si potrebbe ormai dire, da secoli.
D'Annunzio in riva al mare in Versilia
"Profumo della Versilia. Fatto di pini, d’acque incanalate, di ginepri, di cuora, di alghe, qual profondità tu davi al mio respiro! Lunghe giornate di lavoro in cui non avevo se una sola angoscia ma divina: l’angoscia della sovrabbondanza, l’ansia di scegliere fra troppe ricchezze!" Parole tratte dal diario Solus ad Solam di Gabriele D'Annunzio pubblicato postumo nel 1939.
D'Annunzio nel suo studio
Qui D'Annunzio racconta di un'estate trascorsa alla "Versiliana", una vastissima villa tra Forte dei Marmi e Viareggio, circondata da una magnifica pineta che si distende lungo la spiaggia. In questa villa D'Annunzio aveva portato con sé tutta la sua scuderia e 29 levrieri. Col suo cavallo preferito "Malatestino" si lanciava in corse sfrenate - si dice che spesso il Poeta salisse in sella al suo destriero completamente nudo - lungo la riva del mare , dove si potevano scorgere le isole lontane "forme d'aria nell'aria" di Caprera e di Gorgona.
Questa atmosfera di lusso e sensualità ci ritorna oggi attraverso l'aroma «Versilia Aurum».
“Il suo cuore è un infuso di fiori con le note calde dell'eliotropio, la dolcezza del gelsomino e il sentimento della rosa, un profumo in un perfetto equilibrio di frutti e di fiori, di legni, di resine, di sentori marini e richiami afrodisiaci”.
(Dal diario del Maitre Parfumeur).
Come i profumi della Versilia restino impressi nella memoria di chi li ha conosciuti e amati lo dimostra ancora una volta l'ultima richiesta del Poeta giunto alla fine della vita: nel 1938 una dama velata di nero a bordo di un'auto giunse alla Versiliana per prendere una zolla di terra del parco della villa. Gabriele D'Annunzio voleva aspirare per un'ultima volta quei profumi che non aveva mai dimenticato.