L'arte, La Luce, La Prairie
Lu.C Inside art
La luce nell'arte: bastano queste semplici parole per suscitare un mondo di immagini: l'architettura, la pittura, la scultura, ma anche il cinema, la fotografia e il design sono modulati dalla funzione della luce. Già nell'arte egizia i profondi solchi delle incisioni sugli obelischi e nei templi producono l'effetto di luce e ombra che dà corpo e vita alle immagini. Non si può certo qui riprendere la lunga storia del ruolo della luce nell'architettura gotica o nella pittura di Caravaggio, di Rembrandt, di Lucio Fontana o di van Gogh, ma tornando alla contemporaneità, si può osservare come la luce diventi essa stessa arte. Grazie alla tecnologia nata e sviluppata dal '900 in poi gli artisti hanno potuto manipolare fisicamente la luce anziché solo rappresentarla e usarla nelle opere d'arte.
Famose sono le foto dei disegni luminosi di Picasso in cui si vede sia il disegno sia l'artista che traccia l'aria con una torcia, sia la figura di Picasso stesso mentre realizza l'opera. In tempi più recenti i LED – sorgenti luminose potenti e miniaturizzate – hanno consentito grandi realizzazioni per esterni e interni. Ancor più recenti gli OLED –tecnologia che permette di realizzare display a colori con la capacità di emettere luce propria, il che consente di realizzare display pieghevoli e arrotolabili di un'intera superficie luminosa: ciò rende possibili installazioni di grandi dimensioni come la “Folata di vento” – il nome dell'opera è “Bourrasque” di Paul Cocksedge esposta a Lione pochi anni fa.
Proprio in questi giorni è stata inaugurata in questi al Museo del Novecento a Milano la mostra “Luce Movimento. Il cinema sperimentale di Marinella Pirelli” (1925-2009), artista originale e forse un po' dimenticata. Una sezione della mostra antologica è dedicata alla sue opere di luce che assumono un nuovo linguaggio espressivo, un secondo pennello: l'immateriale che diventa arte.
Marinella Pirelli
Ecco, nelle sue parole, come racconta in occasione della Mostra del 2004 a Villa Panza, la sua interpretazione dello “strumento luce” che usa per esprimere il valore dei segni e i propri valori estetici :
“Per me il primo impatto è la luce che si muove e poi …ecco!...le immagini che non sono racconto di qualcosa, ma frutto della nostra fantasia, esse rappresentano semplicemente se stesse. Già in una sua lettera degli anni '60 cos' l'Artista descrive come la luce si possa trasformare in arte: “La tecnologia non distrugge la poesia. Nuovi strumenti al servizio della fantasia, adesso preparo una cosa che è come un drappo di luce con i colori dell’arcobaleno, adopero la luce difratta. Insomma ho qualche idea di cose con la luce, disegni aerei che si possono attraversare. Insomma sono successe tante cose vivissime dal ’63 in poi... ”
La mostra di Marinella Pirelli
Contemporanea e attuale, invece, è l'opera di un artista coreano Chul-Hyun Ahn che ha creato tre opere di luce esposte nel padiglione La Prairie per l'edizione 2019 di Art Basel a Hong Kong.
La ricerca ispiratrice di La Prairie - centro per la cura della pelle - si rivolge alla scienza della luce e rappresenta la premessa alla collaborazione con l'artista coreano per creare opere che ricordano la consapevolezza del potere di trasformazione della luce. Nella ricerca degli strumenti della scienza della luce, La Prairie ha messo a punto un'equazione basata sulla relazione tra colore, riflesso e luce applicabili alla pelle. Ecco l'Equazione della luce finalmente svelata.
La combinazione di White Caviar Illuminating Pearl Infusion, arricchito con la sua esclusiva formula illuminante, e White Caviar Crème Extraordinaire, infuso con la rivoluzionaria molecola illuminante Lumidose, combatte efficacemente le irregolarità cromatiche grigie, marroni, gialle e rosse che compromettono la naturale luminosità della pelle. Inoltre, il siero e la crema sono arricchiti con l’Estratto di Caviale Dorato, che contribuisce a rassodare la pelle, aumentandone la capacità di riflettere la luce.