Icon Joséphine
Icon Joséphine de Beauharnais
La prima moglie di Napoleone – Joséphine de Beauharnais (1763-1814) – concentra nella sua immagine, così come che ci è arrivata attraverso i numerosi ritratti dipinti da celebri artisti, la sintesi della moda “stile impero”. La rivoluzione francese nel 1789, oltre a travolgere la millenaria monarchia dei Capetingi (eliminando gli ultimi sovrani: re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta) spazzò via anche tutti gli orpelli che ne caratterizzarono l'epoca. Scompaiono le parrucche incipriate, gli abiti a “panier” – quella sorta di cesti laterali usati per sostenere le pesanti gonne damascate e colorate coperte di ricami –, i bustini stretti a disegnare il punto vita, le calze di seta infiocchettate, gli scarpini con tacco a rocchetto ornati di nastri e piume.
Tutto questo apparato cede il passo al ritorno della moda dell'epoca classica greca rivisitata, modificando anche lo stile dell'arredamento dopo le scoperte degli scavi di Ercolano e Pompei. La nuova moda, davvero rivoluzionaria, trasforma la figura della donna nell'immagine di una statua greca, con abiti dalla linea fluida, di tessuti leggeri, lunghi alla caviglia, di colore bianco o chiarissimo, trattenuti da una cintura o un nastro stretti sotto il seno e non più al punto vita. Ampie scollature, piccole maniche a palloncino completano il busto e sandali dall'aspetto di calzari con lacci in modo da consentire alla dama l'incedere di una dea. " et vera incessu patuit dea"(Virgilio, Eneide, libro IV v.405) al suo incedere si rivelò la dea…..
Certamente non fu Joséphine la prima a scoprire e a imporre la nuova moda, ma fu la più famosa “influencer” che la diffuse in tutta l'Europa e che fu adottata anche dalle dame dell'epoca più conservatrici e fedeli all'Ancient Régime. Mentre di solito la moda subisce una lenta evoluzione, nel caso dello stile impero abbiamo una data precisa della sua comparsa: il 1794 e cioè la caduta di Robespierre (1758-1794) e la fine del Terrore, durante il quale morì ghigliottinato anche il primo marito di Joséphine, il visconte Alexandre de Beauharnais.
Da quel momento, dopo anni di esecuzioni quotidiane, la ghigliottina si ferma, scompare la paura e riaffiora la voglia di vivere, riaprono i teatri, le sale da ballo, e sbocciano le “Merveilleuses”, le nuove signore dei salotti e della moda, tra cui, oltre a Joséphine al momento amante di Barras e poi moglie nel 1796 del giovane generale Bonaparte, la celebre Madame Tallien che, sulle dita dei piedi calzati nei coturni con i lacci legati alle caviglie scoperte, indossava preziosi anelli. “Molte ‘Meravigliose’ arrivarono a mostrarsi durante le passeggiate e nei giardini pubblici coperte soltanto da vestiti di garza trasparente. Il pubblico se ne scandalizzò e una riprovazione generale si sollevò contro queste ‘Utrameravigliose’ che furono costrette a rinunciare...”.
Con il progredire folgorante della carriera militare e politica di Napoleone anche lo stile rivoluzionario si fa un poco più rispettoso dell'ambiente esterno e del clima, compaiono le maniche strette, i costosi scialli di cachemire e qualche concessione a mantelli avvolgenti.
Joséphine continua a dare il tono alla moda in tutte le sue sfaccettature, non solo abiti e gioielli ma arredamento e decorazione, porcellane, argenti, arazzi e tappeti facendo spese pazze a tal punto che Napoleone – dopo il divorzio (1810) – disse di lei “la sola cosa che ci accomuna sono i debiti”.
Lo stile impero non si esaurisce certo con la caduta dell'Impero napoleonico, anzi la sua influenza ricompare con alcuni richiami negli anni Sessanta del secolo scorso grazie a stilisti come Givenchy e Balenciaga e negli anni Ottanta con Romeo Gigli.
Bisognerà aspettare la genialità di Coco Chanel per il lancio di una moda altrettanto rivoluzionaria che nel primo periodo del Novecento farà piazza pulita della opulenza e della sontuosità della moda “Belle époque”, determinando la fine dei busti, delle imbottiture, degli enormi cappelli piumati, degli ombrellini e degli abiti con lo strascico, liberando così il corpo femminile dalle costrizioni pur mantenendo una inimitabile eleganza.