GIOIELLI DA UOMO: LA STORIA II
Dai Romani al Medioevo
La collezione bizantina per uomo di CHANEL
La moda del gioiello maschile iniziata nella preistoria non si arresta neppure dopo la caduta dell'impero romano (476 d.C.), epoca in cui era diffusa in tutta la popolazione che, dai senatori agli schiavi, indossava abitualmente anelli, bracciali, catene e fibule più o meno lussuose, dalla lavorazione raffinata o semplice, d'oro o di ferro, adornati con pietre di varia qualità, dallo smeraldo al diamante, dall'ametista fino alla modesta ed economica corniola.
Torque Celtico in oro massiccio
Nel periodo successivo, in quella che è ritenuta l'età buia dell'alto Medioevo, i gioielli da uomo non scompaiono affatto: tra le popolazioni celtiche che prevalgono in Europa troviamo una grande diffusione di gioielli documentata dal ritrovamento di veri e propri tesori di elevata qualità artistica. Anelli carichi di simbologia – ad esempio la spirale celtica rappresentava l'eternità, i nodi molto complessi erano un simbolo per allontanare gli spiriti maligni – ma anche spille e lamine d'oro a forma di piccole croci da applicate agli abiti maschili.
Tuttavia il gioiello celtico per eccellenza era la torque, un collare a torciglione d'oro, d'argento o di bronzo che rappresentava non solo una decorazione a volte molto raffinata, ma in particolare l'identità di un popolo e il simbolo della divinità
Il Galata morente
Da documentazione antica, spesso piuttosto truce, ci risulta che i guerrieri delle popolazioni celtiche – Galli, Belgi, Elvezi, Britanni, Dalmati – affrontavano la battaglia nudi con la torque al collo come unica difesa dalla morte o come viatico per il viaggio verso l'eternità. Da una cronaca di Tito Livio (Ab Urbe condita, VII,10): “…Tito Manlio si astenne dall'infierire sul corpo del nemico crollato al suolo, limitandosi a spogliarlo della sola collana, che indossò a sua volta, coperta com'era di sangue”. Difficile immaginare un gioiello da uomo più “virile” di questo!
Anelli da uomo Bizantini
Con la progressiva cristianizzazione delle popolazioni barbariche e l'influenza dell'arte bizantina il simbolo della croce diviene un elemento comune nella produzione dei gioielli e assume caratteristiche decorative pur mantenendo la forte valenza religiosa.
Collana da uomo Bizantina di CHANEL
I gioielli maschili di epoca bizantina dal V al XII secolo d.C. sono soprattutto anelli, non più con pietre incise ma in oro o argento decorati con una complessa iconografia religiosa. Agli anelli si aggiungono nell'abbigliamento maschile le spille che fermano il mantello e le croci pettorali.
Da questi elementi si vede come i prototipi bizantini siano il punto di partenza dei gioielli ecclesiastici arrivati fino ai nostri tempi. L'influenza della raffinata oreficeria bizantina si riscontra nei popoli di origine germanica ed è ben documentata in un gioiello appartenuto a Carlo Magno: il “ciondolo di zaffiro” da cui non si separava mai. L’ imperatore indossava il gioiello ricevuto in dono dal Califfo di Bagdad Harun-Al-Rashid, il protagonista delle "Mille e una notte", quale simbolo di saggezza e fedeltà. Questo talismano conteneva, racchiuse dallo zaffiro cabochon, delle preziose reliquie della Vergine. Per secoli dall' epoca medievale non se ne ebbe più notizia. Riapparve solo dopo la Rivoluzione francese al collo di Giuseppina Bonaparte e si trova ora custodito in Francia, nella cattedrale di Reims dove Giuseppina lo indossò quando fu incoronata imperatrice da Napoleone. (1804)
Talismano di Carlo Magno
Anche i gioielli degli ecclesiastici seguono attraverso i secoli, se così si può dire, le consuetudini dei tempi e, attraversato il Medio Evo con una certa sobrietà, anche influenzati dalla nascita dei severi ordini monastici, alle soglie del Rinascimento torneranno a risplendere con la massima opulenza sull'abbigliamento di Cardinali e Papi. Assisteremo così, sia in ambiente religioso sia secolare, alla riscoperta del gioiello maschile in tutta la sua ricchezza di forme, di materiali e di manifattura.
Chadwick Boseman con gli anelli B.zero1 di Bulgari e abito con cappa ricamata e incrostata di croci in pietre preziose di Versace