La biblioteca
Le stanze dimenticate
Nel corso di poco più di un secolo alcune stanze, un tempo presenti in quasi tutte le abitazioni delle classi abbienti, sono state a poco a poco dimenticate fino quasi a scomparire del tutto. Alcune loro funzioni non esistono più o si sono trasformate o sono state assorbite in altri locali multifunzione. Nelle ville moderne e nei lussuosi appartamenti dei nuovi grattacieli non troviamo più l'office o il guardaroba o altri locali di servizio come la saletta da pranzo per il personale o sgabuzzini destinati alla pulizia delle scarpe; anche nell'area padronale alcune stanze sono quasi ovunque scomparse o hanno subito importanti trasformazioni.
La Biblioteca di Villa Necchi disegnata dal Portaluppi a Milano
Una di queste è la biblioteca, un tempo locale tradizionalmente riservato ai componenti maschili della famiglia. La biblioteca evoca l'atmosfera delle stanze dei castelli e dei palazzi inglesi con le pareti coperte di librerie di legno scuro cariche di volumi elegantemente rilegati e con le parti scoperte ornate con boiserie di noce o pelle; nel grande spazio della “biblioteca” poltrone di cuoio, tavoli e leggii, quadri raffiguranti scene di caccia alla volpe, "coffee table" e caminetti accesi. Celebre è la meravigliosa biblioteca ricca di 14.000 volumi del Castello di Alnwick nel Northumberland dove furono girate alcune scene dei primi due film di Harry Potter.
Il Castello di Alnwick
Anche in Italia, oltre alle numerose e ricche biblioteche pubbliche si possono visitare alcune biblioteche private storiche, come quella di Giacomo Leopardi a Recanati dove da poco sono state aperte al pubblico anche le stanze private del Poeta collegate alla biblioteca, dove, con i fratelli Carlo e Paolina, Giacomo trascorse gli anni della giovinezza immerso nello studio.
La biblioteca di Leopardi
Visitabile è anche la biblioteca di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, una delle più importanti biblioteche private milanesi, come pure è aperta al pubblico la biblioteca di villa Necchi Compiglio, particolare esempio di biblioteca degli anni Trenta. Oggi i libri di carta vanno scomparendo anche per motivi di spazio, spesso sostituiti dai più pratici e-book o anche semplicemente perché si legge sempre meno e si dedica il tempo libero al web e ai contatti social: le librerie nelle case private si riducono così a qualche scaffale su cui è più facile vedere esposti oggetti vari, piante verdi che libri.
La biblioteca di Karl Lagerfeld a Parigi
Ci sono naturalmente delle importanti eccezioni e troviamo alcune biblioteche moderne di grande valore possedute da personaggi famosi, sia per la quantità dei volumi, sia per l'eleganza dell'arredo. Ne citiamo solo qualcuna: quella di Karl Lagerfeld a Parigi, che addirittura pensava di creare una fragranza ispirata al profumo dei libri,
La biblioteca di Diane Keaton
quella di Woody Allen nel suo appartamento di Manhattan, quella di Sting in Inghilterra, quella di Nigella Lawson a Londra ricca di 6.000 libri di cucina, quella di Keith Richards a Londra,
La biblioteca di Keith Richards
quella di Ralph Lauren vicino a New York dall'arredamento particolare e raffinato. Certamente le "Celebrities" non hanno problemi di spazio e possono dedicare una stanza – a volte grande come un appartamento, vedi ad esempio quella di Karl Lagerfeld che contiene circa 300.000 volumi – per consultare i loro libri preferiti e trarre ispirazione per le loro creazioni.