GIOIELLI DA UOMO: LA STORIA III
Dal Medioevo al 1700
Il famosissimo attore e cantante Jared Leto al MET vestito Gucci direttamente
dal Direttore creativo Alessandro Michele in stile reale.
Ironica la borsa con la forma della sua testa.
Il gioiello da uomo compare nell'età della pietra sotto forma di semplici collane composte da ciottoli levigati, conchiglie e denti di animali. Col passare dei millenni si va sempre più raffinando e lo ritroviamo in molte diverse tipologie: anelli, bracciali, cavigliere, pettorali. Possiamo citare i lussuosi corredi funebri egizi, i tesori di età etrusca e romana, fino alla raffinata gioielleria longobarda e bizantina. Per secoli durante il Medioevo il gioiello da uomo, sia per gli ecclesiastici sia per i laici, richiama temi religiosi: soprattutto anelli e catene pettorali con simbologia cristiana, croci, reliquiari e simboli degli ordini religiosi di cui abbiamo numerosi esempi. È solo con l'Umanesimo e il Rinascimento che l'ornamento maschile ricompare attraverso il richiamo all'antichità e all'attenzione rivolta all'uomo quale centro dell'universo. Il significato del gioiello muta, non è più solo inteso come auspicio di protezione divina e manifestazione di religiosità personale, ma come puro e semplice oggetto di decorazione e di lusso. Gli esempi che abbiamo sono moltissimi e li troviamo nei ritratti di regnanti e nobili, ma anche di ricchi mercanti e banchieri. Gli esemplari dell'epoca però non sono numerosi in quanto i cambiamenti della moda imponevano continue variazioni nello stile dei gioielli che venivano smontati e rimontati a seconda dei mutamenti del gusto del momento.
Bottoni Cammeo
Abbiamo comunque numerosi e celebri dipinti di personaggi storici abbigliati con gioielli sfarzosi di ogni tipo, dai collari cavallereschi a lunghe catene d'oro indossate su una spalla e in diagonale sul petto, anelli con pietre di dimensioni notevoli, spille per i cappelli, e medaglie e cammei che venivano appuntati anche sui mantelli oltreché sugli abiti sfarzosi.
Fedez con Catene, anelli, bracciale e orologio in oro
Una legge suntuaria – dispositivo legislativo che aveva lo scopo di limitare l'ostentazione del lusso in particolare sugli abiti e gli ornamenti maschili – emanata nel 1540 a Bergamo (come ci riferisce lo storico dell'epoca Benedetto Varchi) proibisce l'uso degli orecchini per i gentiluomini: ciò ci fa pensare quindi che facessero parte del corredo di gioielli indossati abitualmente dagli uomini.
Luigi XIV
Mentre l'arte orafa del Cinquecento raggiunge il suo massimo splendore a Firenze anche grazie a grandi artisti come Cellini e Verrocchio, nel secolo successivo il centro si sposta in Francia alla corte del Re Sole. Luigi XIV amava molto i gioielli e a ogni apparizione in pubblico – cioè quotidianamente durante tutto il suo lungo regno – il peso dei monili indossati superava il chilo! L'oreficeria reale dipendeva direttamente dal re e sotto il regno di Luigi XIV si distingue lo stile “Rococò” dal design unico e innovativo, creando tra l’altro il motivo del “fiocco”.
Spille Fiocco
Le spille a fiocco sono dei pendenti trattenuti appunto da un fiocco decorato con pietre e smalto. Tra tutte le pietre utilizzate durante il regno di Luigi XIV la più usata alla corte di Versailles era il citrino che più di ogni altra, coi suoi vari toni dal giallo chiaro alle sfumature calde color cognac rimandava all'immagine del sole, fulgida e splendente come il re al quale voleva rendere omaggio.
Jared Leto in Gucci in stile Reale con corona e due importanti spille.