L'arte del sapone
Lu.C Beauty tips
Tanti sono i detergenti che da decenni sono presenti sul mercato, sia per l'igiene personale, sia -forse ancor più numerosi- per ottenere un bucato "splendente". Di igiene personale in questo difficile periodo si parla con grande frequenza e attenzione: infatti quando tocchiamo una qualsiasi superficie, possiamo venire in contatto con particelle di sporcizia che si trasferiscono sulle nostre mani attaccandosi al grasso che le ricopre. I tensioattivi presenti in saponi e detergenti esercitano una funzione importante portando via il grasso e lo sporco presenti sulla pelle ed eliminando ogni contaminazione. Per questo scopo quindi l'uso del sapone è caldamente raccomandato sempre, ma soprattutto in questo particolare momento.
Aleppo
Come sappiamo il più diffuso e antico dei detergenti è sicuramente il sapone nella sua classica forma solida che, proprio in questi giorni ci viene riproposto da Occitane con varie profumazioni derivate da oli essenziali. Grazie al savoir-faire ereditato da generazioni di maestri saponieri e tecniche specifiche, L'Occitane lancia la sua nuova linea di saponi solidi. Una collezione che unisce la semplicità alle esigenze moderne. Un artigianato tradizionale provenzale per una linea delicata.
Realizzati con il 78% di oli vegetali, come il girasole, il cocco e l'olio d'oliva, i nuovi saponi con formule brevi ed efficaci detergono delicatamente la pelle. Questi saponi moderni e raffinati rendono omaggio al savoir-faire marsigliese come vere e proprie opere d'arte
L'Occitane reinterpreta l'Arte del Sapone con l'aggiunta di 4 nuove fragranze alla sua linea dei saponi Bonne Mère. Questi saponi sono realizzati secondo l'arte del sapone di Marsiglia con olio d'oliva e con l'aggiunta di un tocco sensoriale di profumi e colori che evocano le stagioni che passano.
La tecnica di produzione del sapone che per secoli ha trovato la sua base a Marsiglia, arriva in Europa diffusa intorno all'anno Mille nel bacino del Mediterraneo dai crociati di ritorno dalla Siria dove, ad Aleppo, sembra che il processo della saponificazione abbia avuto inizio verso l'anno Ottocento d.C.
Il processo di saponificazione del sapone originale di Aleppo avviene ancora oggi dopo più di mille anni unendo all'olio di oliva fatto lentamente bollire a lungo, la liscivia ricavata dalla cenere di legno e cui, alla fine, durante il raffreddamento del composto viene aggiunto l'olio di alloro per profumare e arricchire il sapone. Gli elementi che lo compongono sono quindi solo quattro: olio di oliva, idrossido di sodio, - la liscivia appunto- olio di alloro e acqua.
In sostanza il sapone è un sale che attraverso la saponificazione scioglie le sostanze grasse. L'olio (un estere) si trasforma in sale mediante una base(la soda, un alcalino) e questo sale che ne deriva ha l'effetto di sciogliere le sostanze organiche nell'acqua. L'idrossido di sodio reagisce con i grassi creando così molecole di sapone.Il sapone di Marsiglia presenta solo alcune varianti rispetto al sapone di Aleppo: invece della cenere di legno per ottenere la liscivia utilizza cenere di piante marine come alcalinizzante e l'olio di alloro è sostituito da altri oli essenziali.
Il sapone moderno, sempre conservando l'originaria purezza degli elementi costitutivi è proposto ora da Occitane anche con una duplice funzione sotto forma di saponetta double face. Da un lato esfolia delicatamente la pelle liberandola dalle cellule morte, dall'altro, dotato di una superficie irregolare, massaggia stimolando la microcircolazione. Questa innovativa saponetta due in uno è disponibile sia arricchita con olio di mandorle della Provenza sia con burro di karité dalle particolari proprietà emollienti. Insomma il sapone moderno pur conservando la purezza della sua tradizione millenaria si trasforma sotto la doccia nel protagonista di una seduta di SPA.