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SCOPERTE DAL MEDIOEVO: I BOTTONI e le Calze

 Lu.C Story
 
 
3984583 master Bottoni Leone di CHANEL

 

Accessori di uso comune, utilizzati ogni giorno da miliardi di persone, sotto i riflettori del più alto livello del lusso e della moda fino alla modalità più semplice, pratica e poco costosa di tutti i giorni.
Sono accessori che non ci sono stati tramandati dall'antichità classica ma dai cosiddetti “secoli bui” dell'Europa medievale. Pensiamo per esempio all'umile ma pratico bottone, diventato oggi un elemento decorativo di assoluta attualità che dà il tono a una collezione di alta moda come quella della Maison Chanel. Eppure asole e bottoni sono stati scoperti come comoda sostituzione di lacci e spille “solo” intorno all'epoca delle crociate. Fino a quel momento i lembi di tessuto erano trattenuti da fibule, stringhe e nodi non certo pratici. Per alcuni capi particolarmente sontuosi addirittura si cuciva l'apertura dell'abito una volta indossato per poi scucirlo al momento di toglierlo. Si può quindi dire che il bottone sia un elemento che ha rivoluzionato il mondo della moda sia per la sua praticità sia per la sua funzione decorativa. Quest'ultima ha suggerito addirittura un modo di dire: “attaccare bottone" nel significato di annoiare qualcuno con una chiacchierata lunga e noiosa su futili argomenti. Poiché i bottoni nel corso dei secoli erano diventati sempre più lussuosi, preziosi ed elaborati, spesso i gentiluomini si soffermavano a lungo per ammirarli da vicino sui farsetti degli abiti più importanti. Anche in tempi ben più recenti tutta questa ammirazione è ampiamente giustificata se pensiamo che addirittura Picasso creò per Coco Chanel un bottone  e lo scultore Alberto Giacometti intorno al 1935 scolpì un bottone in bronzo per la creatrice di moda Elsa Schiaparelli.

 

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Bottone con cavallo stilizzato di PICASSO per CHANEL 1920

 

Una nota curiosa e divertente su una meno nobile funzione del bottone: l'uso della fila di bottoni applicati sulle maniche delle giacche maschili è attribuito a un ordine impartito dalla regina Elisabetta I d'Inghilterra relativo alle divise dei suoi soldati che avevano la poco elegante abitudine di soffiarsi il naso sulle maniche della giubba. Una bella fila di bottoni metallici avrebbe impedito questa manovra così disdicevole a danno del prestigio della gloriosa divisa.

 

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Bottoni preziosi con CAMMEO 1700

 

Anche la calzamaglia, complemento sia utile sia decorativo dell'abbigliamento, è una scoperta medievale. Nell'antichità classica tuniche, toghe e pepli lasciavano scoperte le gambe degli uomini, al massimo riparate da panneggi e mantelli. Proprio gli uomini ne inaugurano l'uso intorno all'XI secolo e ne abbiamo ampia documentazione in dipinti e affreschi dal 1300 fino a tutto il Seicento. Interessante è osservare quanta libertà di espressione avessero gli indumenti maschili in un'epoca pervasa da regole di morale pubblica assai rigide e di apparente conformismo. E' difficile pensare a fogge più anticonformiste di calzamaglie indossate da severi gentiluomini non solo di colori sgargianti ma addirittura decorate con righe e fiamme, con strisce verticali, una gamba monocroma e l'altra bicolore, e ancora una gamba a rondine e una a strisce orizzontali o semplicemente una gamba di un colore e l'altra  di un colore diverso.
 

Medioevo calzamaglia

 

Abbandonato poi dagli uomini questo fantasioso accessorio, sostituito dal più severo pantalone, ai nostri giorni la calzamaglia, trasformata in collant diventa patrimonio esclusivo delle signore dove ritrova la fantasia e l'originalità di tanti secoli prima. Basta guardare la nuova collezione di Agent Provocateur. In questo caso non si può certo parlare di “mezza calzetta” per indicare una persona di poco valore che può permettersi appunto solo una mezza calzetta. Questo modo di dire pare che derivi dall'uso ottocentesco di indossare calze in cui solo la parte visibile era di seta e il resto in ben più economico cotone.

 

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Agent Provocateur

 

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